Autostima

Autostima

Cos‘è?

L’autostima consiste genericamente nell’opinione globale che l’individuo ha di se stesso e del proprio valore. 

Questa autovalutazione influenza il comportamento poiché determina gli obiettivi che ci si pone e che si ritiene di poter raggiungere in relazione alle proprie capacità.

L’autostima condiziona le relazioni. Nel rapporto con l’altro, ancor prima che possa formarsi un’opinione consapevole di se stessi, viene comunicata inconsciamente la propria immagine che influenzerà la relazione e come si verrà trattati. Se si entra in relazione ritenendosi persone non amabili e prive di valore difficilmente l’altro potrà ritenerci apprezzabile e piacevoli.

L’autostima non è una dote innata e immutabile ma richiede di essere cresciuta, allenata giorno per giorno non solo attraverso l’azione ma l’accettazione dei propri pregi e difetti. L’avere una buona autostima non significa essere perfetti, ma la felicità deriva dall’accettare che si è spesso incompleti, persone con luci e ombre come tutti. Il proprio valore deriva da come queste parti si combinano delineando una propria unicità.

L’autostima non è una costante: ci si può sentire sicuri di sé in determinati settori e non in altri. Nei casi di bassa autostima è importante non generalizzarla a tutti i contesti, evitando di alimentare i vissuti negativi. E’ necessario riconoscere quando e con chi ci si sente capaci e persone di valore, e coltivare quel tipo di attività o relazione.

Si possono identificare alcuni indicatori in chi ha una buona autostima, bassa autostima o autostima ipertrofica, ossia particolarmente elevata.

Indicatori di una buona autostima

Sono indicatori di una buona autostima:

  • Porsi obiettivi realistici e raggiungibili. Avere ben chiaro cosa si vuole raggiungere e dove ci si trova, prefigurandosi con consapevolezza le tappe del percorso, alimenta l’autoefficacia e la fiducia in se stessi, oltre che la probabilità di ottenere l’obiettivo sperato.
  • Sentirsi capaci e forti di fronte a nuove sfide. Di fronte ad una situazione nuova da affrontare ci si sente all’altezza per cui non si si cerca di evitarla.
  • Avere relazioni piacevoli in cui si riesce a sostenere un confronto e ad esporre la propria opinione serenamente.
  • Rispettarsi e sapersi abbracciare anche quando le cose non vanno come previsto.
  • Non temere il giudizio degli altri, sia positivo che negativo. Quello che gli altri pensano definisce loro stessi e come vedono il mondo dunque non dovrebbe condizionare il nostro modo di essere o agire. Il giudizio non crea ansia poiché si ha un solido senso del sé.
  • Accettare consapevolmente i propri pregi e difetti.
  • Assumersi la responsabilità delle proprie scelte.

Indicatori di una bassa autostima

  • L’essere facilmente suggestionabili. Sono persone con basta autostima coloro il cui giudizio cambia repentinamente e in relazione all’opinione di chi li circonda (genitori, amici, colleghi, partner, capo). Accettare di conformarsi alle aspettative degli altri non è vantaggioso, non si otterrà il risultato sperato di essere “voluti bene per sempre”, ma comporterà la perdita del proprio punto di vista, dei propri bisogni e desideri.
  • Si è facilmente manipolabili dagli altri nei rapporti di potere con una figura percepita come autoritaria. Questo aspetto emerge quando altri (ad esempio il capo) spingono (inconsapevolmente) a fare qualcosa che non si desidera ma non si è in grado di imporre il proprio punto di vista.
  • Temere le situazioni nuove. Ogni novità, che sia una relazione o prova da superare, viene evitate in tutti i modi. Ci si sente incapaci di riuscire a dare una buona impressione e si pensa di meritare il rifiuto.

Indicatori di un’autostima particolarmente elevata o ipertrofica

  • Essere testardi, presuntuosi e ostentare superiorità.
  • Non essere capaci di relazioni autentiche. Coloro con autostima ipertrofica ricercano relazioni che li rispecchiano, ossia nelle quali il loro valore e la loro unicità possano essere riconosciuti (e quindi la loro autostima crescere). Tali relazioni si basano sullo sfruttamento dell’altro (consapevole o non), sulla svalutazione e imposizione del proprio pensiero. Tali condotte generano disagio e sofferenza in chi frequentano.
  • Mancanza di autocritica. Pensano di avere competenza e controllo anche se in realtà non sono in grado di portare a termine ciò che hanno inziato. Sovrastimano dunque le proprie abilità e si aspettano di essere riconosciute ed apprezzate da altri. La loro percezione di sé è irrealistica e idealizzata.

Questi aspetti spesso nascondono una forte insicurezza e vulnerabilità al giudizio. In realtà gli individui con un’autostima ipertrofica possono preoccuparsi fortemente del loro comportamento e si impegnano affinché tutti abbiamo sempre un’opinione positiva di loro. Dunque si potrebbe dire che anche la loro autostima sia fragile, sebbene ben nascosta da una facciata di sicurezza e superiorità.

Da dove nasce l’autostima?

Il percepirsi persone degne di valore o meno dipende dalla storia di crescita e dalla qualità delle relazioni instaurate fin dai primi anni di vita, soprattutto quelle primarie (genitori). 

Di fatto ci percepiamo e consideriamo noi stessi per come ci è stato insegnato a farlo. Il riconoscersi origina dall’essere riconosciuti dall’altro, che sia una figura genitoriale emotivamente disponibile e sensibile nei confronti dei propri bisogni.

Come si può modificare l’autostima con l’aiuto di uno psicologo?

Attraverso l’aiuto dello psicologo si potrà divenire consapevoli del proprio valore, riducendo il rischio che problemi di autostima possano trasformarsi in disturbi psicopatologici come depressione o ansia.

Con il percorso psicologico si raggiungerà un buon livello di autostima che non significa divenire persone perfette, o convincersi di esserlo, bensì accettare la propria unicità. Con il supporto psicologico si raggiungerà una migliore conoscenza di se stessi, dei propri punti di forza e debolezze, imparando ad accettarsi come persone degne di valore.

Prendersi uno spazio per conoscersi fino in fondo favorirà lo sviluppo di una solida autostima oltre che la capacità di porre dei confini nel rapporto con le altre persone, riuscendo a mantenere così una stabilità emotiva e relazioni serene.