Ansia e disturbi d’ansia

Ansia e disturbi d’ansia

“L’ansia è come una sedia a dondolo: sei sempre in movimento, ma non avanzi di un passo.” (Jodi Picoult)

Che cos‘è l’ansia?

L’ansia è un’emozione spiacevole associata ad uno stato fisiologico di allarme e intensa attivazione che insorge in assenza di un pericolo reale. Spesso la reazione del soggetto è sproporzionata di fronte allo stimolo che la scatena.

Sintomi dell’ansia

L’ansia può essere all’origine di una serie di disturbi fisici: 

  • Disturbi cardio-vascolari: senso di costrizione o peso alla regione cardiaca chiamato anche angoscia o angor, tachicardia, svenimenti.
  • Disturbi respiratori: difficoltà a respirare, respiro accelerato, tosse.
  • Disturbi digestivi: spasmi, nodo alla gola o allo stomaco, singhiozzi, coliche addominali.
  • Disturbi genito-urinari: dolori, bisogno impellente di urinare.
  • Disturbi neurologici: cefalea, vertigini, dolori localizzati in diverse aree del corpo.

Queste espressioni fisiologiche hanno la funzione di preparaci ad una potenziale minaccia da combattere oppure per fuggire.

L’ansia provoca inoltre sintomi cognitivi: 

  • Difficoltà a mantenere l’attenzione.
  • Senso di vuoto mentale.
  • Difficoltà a pensare e concentrarsi.
  • Rimuginare sugli stessi pensieri per diverso tempo senza arrivare ad una soluzione.
  • Catastrofizzare e pensare solo alle conseguenze negative (ad esempio: paura di perdere la propria sicurezza economica, di fallire, di essere sopraffatti, di rivivere un trauma, di ammalarsi, di morire). 

L’ansia può portare a comportamenti disfunzionali: 

  • Evitare le situazioni che provocano ansia.
  • Adottare forme più sottili di evitamenti, denominate comportamenti di sicurezza (come viaggiare con un accompagnatore, tenere il bicchiere con due mani a una festa per evitare che qualcuno si accorga che si sta tremando, o non guardare negli occhi le altre persone per evitare di abbassare lo sguardo ed essere giudicati per questo).
  • Condotte di passività e sottomissione.
  • Esercitare un controllo eccessivo.

Ansia normale o disturbo d’ansia?

A livelli normali, l’ansia è un’emozione comune che prepara l’organismo ad affrontare una situazione particolarmente difficile. 

Il soggetto che ha ansia a livelli normali (ansia fisiologica):

  • Ritiene di poter affrontare una determinata situazione
  • Non pone eccessiva attenzione all’ansia stessa e alle reazioni fisiologiche che comporta

Yerker e Dodson (1908) hanno descritto la relazione tra ansia e rendimento: con l’aumento dell’attivazione vengono mobilitate attenzione e vigilanza e la performance migliora, ma fino ad un certo punto. Oltre a questo livello ottimale, l’ansia comporta effetti debilitanti per l’individuo.

Se persistente in modo appropriato o eccessiva l’ansia può diventare patologica e limitare la propria esistenza. Queste condizioni si identificano come disturbo d’ansia generalizzata, fobie specifiche, attacchi di panico e disturbi ossessivo-compulsivi. 

Nell’ansia patologica:

  • Ci si ritiene impotenti e non in grado di affrontare una situazione
  • Si presta eccessiva attenzione all’ansia e alle reazioni fisiologiche 
  • Si soffre e la propria libertà individuale è limitata
  • Le relazioni vengono compromesse: non si riesce ad instaurarle o mantenerle

Come affrontare l’ansia e i disturbi d’ansia con l’aiuto dello psicologo

Con l’aiuto dello psicologo si andrà ad utilizzare l’aumento del livello di ansia come un segnale, per identificare i pensieri ansiogeni associati alla situazione e che portano ad un aumento della sintomatologia.  

Per contrastare l’evitamento di situazioni, immagini e sensazioni temute, vengono impiegati esercizi di esposizione che consentono di ottenere una percezione più realistica del livello della minaccia e della propria capacità di affrontarla. 

Quando il livello di ansia è molto intenso, vengono impiegati interventi come il rilassamento muscolare progressivo o isometrico e la respirazione lenta.